La collaborazione tra Bernardo Lanzetti, storica voce della Premiata Forneria Marconi e degli Acqua Fragile, e The Rome Pro(G)ject di Vincenzo Ricca rappresenta uno degli incontri più significativi del progressive rock contemporaneo. Da un lato, una delle voci più riconoscibili e potenti del prog italiano; dall’altro, un ambizioso concept dedicato alla storia di Roma Antica, costruito attraverso sei album e arricchito da ospiti di fama internazionale come Steve Hackett, Tony Levin, David Jackson e Richard Sinclair.
Il sodalizio nasce nel 2014, nel backstage di un concerto di
Steve Hackett a Cortona. Ricca, già fan di Lanzetti, intravede subito la
possibilità di coinvolgerlo nel suo progetto. L’occasione si concretizza nel
2019, quando Lanzetti accetta di interpretare il brano Beaten Paths,
pubblicato nel 2020 all’interno del quarto capitolo dell’opera (IV – Beaten
Paths Different Ways). È un momento storico: per la prima volta, un disco
di The Rome Pro(G)ject , fino ad allora esclusivamente strumentale, include
una voce.
Il testo, scritto a quattro mani da Ricca e Lanzetti, dà voce
a un imperatore romano che riflette sulla propria grandezza e sul destino. La
collaborazione si estende anche al videoclip, co-prodotto dai due artisti, con
Lanzetti protagonista assoluto.
Una voce che plasma la narrazione
La disponibilità di Lanzetti non si limita a un cameo. Nel
quinto album (Compendium of a Lifetime), la sua interpretazione nella
title track diventa un punto di equilibrio tra la grandiosità del prog
sinfonico e la componente vocale. La critica ha sottolineato la sua voce “calda
ed espressiva”, capace di dialogare con sezioni strumentali complesse e di
conferire al brano un impatto emotivo centrale.
Questa continuità si rafforza nel sesto e conclusivo capitolo, VI – … And Thus The End, in uscita a dicembre 2025. Nel brano We Wandered, Lanzetti è ancora protagonista, consacrando la sua presenza come parte integrante della “saga” di The Rome Pro(G)ject.
Legacy e significato
La collaborazione tra Lanzetti e Ricca non è solo un episodio
musicale, ma un vero ponte generazionale. La voce storica del prog italiano si
intreccia con un progetto visionario che ha saputo coinvolgere grandi nomi
internazionali, portando il progressive verso nuove vette compositive.
La partecipazione di Lanzetti aggiunge peso artistico e narrativo, trasformando The Rome Pro(G)ject da opera prevalentemente strumentale a esperienza più completa e teatrale. È la dimostrazione di come il prog, pur radicato nella tradizione, continui a reinventarsi attraverso incontri inattesi e collaborazioni di grande valore.












